Le Isole Canarie: i grandi "low cost" gli danno le spalle

La scarsa redditività è una delle ragioni addotte da compagnie aeree come Norwegian o Ryanair per chiudere le loro basi nelle Isole Canarie. La compagnia aerea irlandese, l'ultima ad ammetterlo, prevede che la chiusura di Gran Canaria e Tenerife Sur sarà effettiva a partire dall'8 gennaio, mentre Norwegian sta riconsiderando la decisione di chiudere queste basi nel novembre di quest'anno (Norwegian recede e ora vuole mantenere aperte le sue basi Canarie).

 

Accanto a queste compagnie aeree c'è Air Europa Express, che ha abbandonato i voli interisola lo scorso giugno, senza nemmeno soddisfare i due anni di questa operazione, come riportato preferente.com (Isole Canarie: Air Europa lascia l'interisola dopo nessuno dei due anni). A questa chiusura di rotte e basi si aggiunge il fallimento di compagnie come Germania o Air Berlin che hanno portato migliaia di passeggeri internazionali verso le isole (le compagnie aeree in frenata nelle Isole Canarie prima della caduta turistica).

 

L'annuncio di Ryanair della scorsa settimana per la chiusura delle sue basi Canarie ha mobilitato il Presidente del Governo delle Isole Canarie, Angel Victor Torres, che ha parlato con i presidenti di diversi consigli per convocare un vertice istituzionale per discutere "come riorientare" l'intenzione di Ryanair di chiudere le sue basi a Las Palmas e Tenerife Sud. Da parte loro, i lavoratori hanno già annunciato scioperi a settembre per protestare contro questa decisione (chiamano un vertice alle Isole Canarie per fermare la chiusura delle basi Ryanair).

 

In generale, nel mese di gennaio le compagnie aeree hanno riservato 321.000 posti in meno rispetto all'anno scorso nei collegamenti internazionali con gli aeroporti delle Isole Canarie per quest'estate, il che significa una diminuzione del 4,4% dei posti. A questi si aggiungono poco più di 3 milioni di posti tra la penisola e l'arcipelago, il 5,6% in più dello scorso anno (162.000 posti in più). Le Isole Canarie hanno un totale di 10.005.915 posti a sedere, l'1,6% in meno, secondo i dati di Promotur.

 

Il rallentamento economico in Europa, il Brexit che porterà il Regno Unito fuori dall'UE alla fine di marzo, e la ripresa turistica di Turchia, Grecia, Egitto e Tunisia, stanno facendo un'ammaccatura nel turismo canario con prezzi più bassi e le compagnie aeree che devono spostare la carta per trasferirsi nel nuovo scenario.