Il collaboratore familiare è un familiare diretto convivente di un lavoratore autonomo titolare di un impresa e che lavora per quest’ultimo in modo abituale.
La realizzazione dell’inizio della prestazione lavorativa come Collaboratore Familiare è più semplice rispetto a quella di un autonomo “normale” dal momento che è sufficiente DARSI DE ALTA (iscriversi)a S.S. non essendo necessario farlo ad HACIENDA (Agenzia Tributaria Statale), con il vantaggio per l’autonomo colaborador di non dover presentare le dichiarazioni trimestrali a differenza del titolare dell’azienda che ne è obbligato; l’autonomo colaborador dovrà solamente presentare la dichiarazione dei redditi (IRPF) annualmente così come un qualsiasi altro lavoratore
Il collaboratore familiare è obbligato all’iscrizione alla SEGURIDAD SOCIAL (S.S.), come “autonomo collaboratore” nel Regime Speciale dei Lavoratori Autonomi (RETA)
La quota dei contributi dell’autonomo colaborador, il cui pagamento sarà a carico del titolare dell’azienda, beneficia di una riduzione (BONIFICACION) DEL 50% della quota di autonomo durante i 18 mesi successivi all’iscrizione alla S.S. .
Ritornando al tema fiscale, ovvero alla tassazione dei redditi percepiti dall’ autonomo colaborador occorre sottolineare che spesso sorge il dubbio circa l’obbligo di emettere cedolini paga o meno al collaboratore; dubbio riconducibile al fatto che questa figura sta nel mezzo tra il lavoro per conto proprio (infatti COTIZA, ovvero paga i contributi come autonomo) e la relazione lavorativa di uno stipendiato correlazionata con la giornata lavorativa svolta all’interno dell’impresa e alle mansioni assegnate nonché ad un eventuale stipendio percepito.
LA RISPOSTA potrebbe essere dipende dal caso specifico……….
A. Supponiamo che il collaboratore familiare è il coniuge del titolare: non è possibile rilevare un obbligo da parte di un coniuge di pagare uno stipendio all’altro coniuge dal momento che i guadagni realizzati e dichiarati dal titolare potrebbero essere di entrambi; in questo caso il titolare NON PUO’ DEDURSI come costo di impresa la quota pagata alla S.S. per il collaboratore familiare.
B. Supponiamo, invece, che ad essere collaboratore sia il figlio del titolare, in questo caso si presenta una situazione distinta di cui al punto precedente nel caso in cui il padre paghi uno stipendio (in funzione della categoria professionale e del contratto collettivo) attraverso una nomina che sarà soggetta a RETENCION (ritenuta) e si dovrà dichiarare nei modelli trimestrali 111 e nell’annuale 190. Tali redditi verranno dichiarati dal collaboratore quali rendimento del lavoro a effetto dell’IRPF mentre per il titolare le spese relative all’erogazione dello stipendio nonché quelle della S.S. avrà diritto a dedurseli dal reddito.
Infine normalmente questa figura è ricorrente in un’attività commerciale che si svolge all’interno di un locale ; non sempre per tutte le attività è possibile ne’ fattibile inquadrare un familiare come autonomo colaborador: si pensi per esempio al caso di un lavoro professionale…….sarebbe difficile inquadrare come autonomo colaborador una collaborazione con un avvocato così come con una persona che impartisce lezioni senza uno stabilimento permanente. In questi casi probabilmente sarebbe più conveniente creare una società civile o limitata.
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